Kung Fu si può tradurre come “duro lavoro”, “estrema fatica”, “estrema maestrìa”.
L’arte del Kung Fu nasce a Shaolin, nel cuore della Cina, precisamente nell’attuale regione dell’Henan.
Il Kung Fu nasce quindi sul versante settentrionale del monte Sōngshān, nei pressi dell’antica capitale Luoyang.
Tempio Shaolin significa “Tempio nella folta foresta della Montagna Shaoshi”.
Il tempio di Shaolin venne fondato nel 495 d.C.
Sorgeva ai piedi del lato occidentale della montagna sacra Songshan, 13 chilometri a nordovest della città di Dengfeng.
Il decimo imperatore Xiaowen, della dinastia dei Wei del nord (386-557), fece costruire il tempio per sistemare il monaco e maestro indiano Batuo.
All’inizio l’abate Batuo si dedicò alla traduzione delle scritture Buddiste.
In seguito, arrivò al tempio di Shaolin un altro monaco indiano: Bodhidharma.
Egli trascorse nove anni in meditazione nella caverna del picco Wuru.
Dette inizio alla tradizione cinese del Chan, nel Tempio di Shaolin.
In seguito, Bodhidharma venne onorato come il primo Patriarca del Buddismo Chan.
E’ noto che le arti marziali sono state praticate al tempio dall’inizio della sua storia.
Una leggenda narra che Bodhidharma trovò i monaci in una situazione fisica non appropriata per praticare i fondamenti del nuovo Buddhismo Chan.
Perciò sviluppò le arti marziali per rafforzare il loro corpo, costituendo la base dello Shaolin Kung fu che conosciamo oggi.
Il Tempio di Shaolin è stato riconosciuto come luogo di origine del Buddismo Chan e culla del Kung Fu.
Il tempio fu frequentato da generali e imperatori.
L’età d’oro del monastero è stata durante la dinastia Tang (618-907 dC). Agli inizi del VII secolo, un piccolo esercito di 13 monaci Shaolin sono diventati famosi per aver salvato il futuro imperatore della dinastia Tang Li Shimin.
Quando prese il potere, Tang Li, favorì le città limitrofe e la crescita del tempio, prosperò come centro del Kung fu.
Il Tempio di Shaolin raggiunse il picco durante la dinastia Ming (1368-1644).
Declinò durante la dinastia Qing (1644-1911).
Al suo massimo splendore, ospitava più di 3.000 monaci.
Nella sua lunga storia il Monastero di Shaolin è stato distrutto e ricostruito molte volte.
La più devastante successe nel 1928, per mano del signore della guerra Shi Yousan.
Un incendio imperversò per più di 40 giorni distruggendo quasi tutto il patrimonio culturale del tempio.
Nella ricostruzione successiva, la maggior parte delle architetture del Tempio sono state restaurate.
Ancora oggi alcune cose sono in fase di restauro e di recupero.
In una testimonianza, presente nel Luoyang qielan ji , Annali dei Monasteri di Luoyang del 547, scritto da Yang Yanzhi abitante di Luoyang (città limitrofa del tempio), si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150 anni. Quando arrivò in Cina cercò di esporre le sue concezioni spirituali sul buddhismo ma si trovò davanti a incomprensioni da parte degli eruditi cinesi.
Nel suo vagare per la Cina arrivò sul monte Sòngshan una delle cinque montagne sacre dove sorge il Tempio di Shaolin, trovò che quello era il posto giusto per ritirarsi in meditazione.
Al di sopra del tempio c’è la grotta dove Bodhidarma si ritirò in meditazione (Damò Tong) per nove anni sottoponendosi a un rigido regime di alimentazione, allenamento fisico e meditazione, ancora oggi nella grotta si notano i segni della sua immagine impressa sul muro della caverna in posizione di loto.
In questi nove anni di meditazione e rafforzamento fisico, unì i principi del Confucianesimo, Taoismo e Buddhismo creando così il Buddhismo Chan.
Bodhidharma avendo trovato i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan, insegnò loro la pratica corporea dell’Yijinjing e l’esercizio marziale denominato Shiba luohan shou (le 18 mani degli Arhat). Queste tecniche dettero inizio allo stile codificato tipico di Shaolin.
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